Aristotele e il pensiero economico
Indice:
1. Introduzione
2. Aristotele e la sua opera
2.1 Introduzione alle opere
2.2 La giustizia e la teoria dello scambio
2.3 Problemi interpretativi
3. Conclusioni
Bibliografia
1. Introduzione
L'economia, dal greco οίκος [oikos], 'casa' e νομος [nomos], 'norma', cioè amministrazione della casa, trova le sue origini nel pensiero antico, in cui, pur non trovando delle veri e propri modelli economici analitici, possiamo imbatterci in argomenti che costituiscono le basi delle più moderne teorie. L’economia prende le sue forme dal pensiero e dagli scritti di un grande filosofo vissuto tra il 384 e il 322 a.C. : Aristotele.
Questo pensatore ha analizzato con successo i processi economici nella compravendita e nel baratto caratteristici dell’ economia della sua epoca e tutt’ oggi il suo pensiero attira l’interesse degli economisti contemporanei, per via dei primi abbozzi della teoria del valore che troviamo nelle sue opere.
2. Aristotele e la sua opera
2.1 Introduzione alle opere
Aristotele è stato definito genio universale poiché i suoi lavori toccano logica, epistemologia, metafisica, retorica, filosofia, politica; in realtà non ha mai parlato molto di economia poichè tutto quello che ha detto è stato trattato nell’analisi di altri soggetti :
Nella Politica tratta del raggiungimento del benessere in modo più o meno naturale; tema che fu poi dibattuto nel medioevo perché sembrava portare argomentazione di supporto alla chiesa sul tema dell’usura.
Nell’ Etica a Nicomaco della questione della giustizia nello scambio; ripreso poi dalla Scolastica di Tommaso d’Aquino. In quest’opera medievali individuarono la distinzione tra giustizia correttiva e distributiva, altri ancora vi lessero anche della giustizia commutativa, da vedersi come massima espressione della reciprocità e